Rischio sismico? No problem
I controsoffitti Nicomac rispondono a normative e linee guida italiane

L’Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo.
L’85% del suo territorio è caratterizzato da un rischio definito “significativo”. Ci troviamo nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica e questo determina i frequenti fenomeni sismici rilevati soprattutto lungo la dorsale appenninica. A volte questi fenomeni sono di lieve entità, altre volte, purtroppo, portano con sé pesanti conseguenze, come il recente passato ha insegnato. E proprio dopo il gravissimo terremoto dell’Abruzzo dell’aprile 2009 è stato emanato un provvedimento per dare maggior impulso alla prevenzione sismica. Le imprese sono coinvolte soprattutto nel caso degli edifici industriali e in particolare dei loro elementi non strutturali, il cui cedimento in caso di terremoto comporta danni ai beni, fermo produzione e, in special modo, rischi per la sicurezza delle persone.

Tra gli elementi non strutturali degli edifici, per i controsoffitti in particolare si richiede obbligatoriamente alle aziende l’adeguamento alle recenti norme antisismiche. Nicomac Europe, in collaborazione con Hilti Italia, ha studiato soluzioni standard di controsoffitti e loro pendinature in grado di rispondere a tutte le normative e le linee guida italiane.
Perché le aziende nostre clienti possano essere sicure di non incorrere in sanzioni e perché possano essere certe della sicurezza del loro sito produttivo e dei loro dipendenti.

La terra trema. La tua camera bianca è in grado di resistere?

La maggior parte dei danni osservati in caso di evento sismico riguardano gli elementi non strutturali e in particolare i controsoffitti, con la caduta di interi pannelli, o di parti di essi dovuta a ancoraggio o controventamento inadeguati. I danni maggiormente rilevati sono causati in particolare da:
1. Carico addizionale di plafoniere non efficientemente ancorate
2. Martellamento in corrispondenza di sommità delle partizioni o degli sprinkler antincendio
3. Struttura del controsoffitto non calcolata per assorbire le azioni nel piano orizontale dovute al sisma

I rischi conseguenti sono:
1. Intralcio alle vie di fuga
2. Interruzione della produzione
3. Rischio per la sicurezza delle persone e danneggiamento degli impianti produttivi, nel caso di controsoffitti pesanti

Durante il sisma del 2009, ad esempio, ci sono stati casi gravi di collasso anche dell’intera griglia di supporto del controsoffitto che hanno causato danni ingenti a cose e persone.

Mappa sismica italiana, divisa in quattro zone di rischio

Chi è responsabile?

Nel Decreto di aggiornamento delle Norme Tecniche per le costruzioni, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 gennaio 2018 (NTC2018), sono riportate indicazioni chiare sulla differenza di responsabilità per quanto riguarda gli elementi non strutturali (Capitolo 7). Vi si legge:

“La capacità degli elementi non strutturali, compresi gli eventuali elementi strutturali che li sostengono e collegano, tra loro e alla struttura principale, deve essere maggiore della domanda sismica corrispondente a ciascuno degli stati limite da considerare (v. § 7.3.6). Quando l’elemento non strutturale è costruito in cantiere, è compito del progettista della struttura individuare la domanda e progettarne la capacità in accordo a formulazioni di comprovata validità ed è compito del direttore dei lavori verificarne la corretta esecuzione; quando invece l’elemento non strutturale è assemblato in cantiere, è compito del progettista della struttura individuare la domanda, è compito del fornitore e/o dell’installatore fornire elementi e sistemi di collegamento di capacità adeguata ed è compito del direttore dei lavori verificarne il corretto assemblaggio.”

La soluzione: Nicomac Europe + Hilti Italia

Con l’obiettivo di semplificare l’approccio al problema dei controsoffitti antisismici Nicomac Europe, in collaborazione con Hilti Italia, ha studiato sei soluzioni standard: per ogni controsoffitto – calpestabile e non – sono state previste tre applicazioni secondo le zone di rischio sismico: 3 bassa – 2 media – 1 alta. Oltre a ciò, Nicomac è in grado di studiare, calcolare e certificare con un ingegnere specializzato un progetto dedicato per specifiche condizioni.

Case History #1
Nicomac Europe ha fornito un controsoffitto antisismico calpestabile in una zona sismica bassa (Zona 3). Il progetto non prevedeva situazioni critiche particolari pertanto è stata scelta la soluzione standard corrispondente sviluppata in collaborazione con Hilti Italia (Zona 3 calpestabile).

A TERRA

Case History #2
Un cliente doveva installare un controsoffitto non calpestabile in zona sismica 1. In questo caso a Nicomac Europe è stato chiesto di studiare una soluzione dedicata, collaborando con un ingegnere progettista in grado di individuare la struttura adeguata in funzione sia della zona di alto rischio sismico sia della configurazione del controsoffitto e delle parti strutturali dell’edificio.

Pendinatura sismica: i vantaggi delle nostre soluzioni

  • Sistema integrato con la soluzione statica standard: si sostituiscono alcuni supporti statici con quelli sismici, con una distribuzione regolare che è funzione dell’azione tellurica
  • Flessibilità di installazione: minimizzazione delle interferenze con i supporti statici grazie alle connessioni a cerniera dei controventi
  • Compatibilità della soluzione sismica con i profili a supporto dei pannelli: connessione con piastra MF-FL12 tra il binario verticale e di binari in alluminio orizzontali
  • Sistema rigido: non è necessario il fissaggio alle pareti perimetrali della stanza

 

 

Elementi che compongono il sistema

  • Pannelli 600x600mm/600x1200mm in PVC semiespanso/acciaio o alluminio preverniciato/due fogli di laminato HPL o acciaio preverniciato + coibente all’interno, peso ≤35kg/m2
  • Orditura doppia complanare di profili in alluminio con anima scatolare (T-grid)
  • Fissaggio a soffitto con barra filettata
  • Connessione tra la barra e i profili attraverso piastre ad hoc in acciaio
  • Presenza di accessori (tenditore, snood) per dare flessibilità in fase di installazione al sistema
  • Disposizione dei pendini con maglia 1200x1200mm
  • Calata massima: 3,00m ca

“Vista l’impossibilità di eliminare il moto orizzontale del controsoffitto, bisogna evitare che eccessivi spostamenti portino al crollo dei pannelli o peggio degli elementi incassati. Si agisce quindi con un’opportuna controventatura dell’elemento, creando un perimetro elastico agli angolari, per permettere dei movimenti di assestamento al fine di evitare concentrazioni localizzate delle tensioni”. Tratto dalle Linee guida per la riduzione delle vulnerabilità di elementi non strutturali arredi e impianti (linee guida Relius), della Protezione Civile

Ancoraggi certificati per prestazione sismica in categoria C2
Le NTC2018 richiedono l’utilizzo di ancoranti qualificati C2 per la maggior parte delle applicazioni. Nicomac Europe e Hilti Italia propongono un’ampia gamma di soluzioni in questa categoria

Inoltre, proponiamo soluzioni per ancorarsi anche su strutture non tradizionali:
– Fissaggio su acciaio (travi): morsetti per evitare la foratura; chiodi per evitare la saldatura
– Fissaggio su acciaio (lamiera grecata): gancio per lamiera Grecata – MF TSH
– Fissaggio su strutture sottili: predalle, solai alveolari e tegoli prefabbricati con ancorante a vite HUS 3

Nicomac Europe può fornire controsoffitti antisismici calpestabili e non calpestabili, certificati con pannelli continui secondo la normativa vigente.